sabato 25 giugno 2011

ALLA SISAS SEMBRA CHE SPUNTINO TANGENTI

E SAI CHE NOVITA'
Quando il costo di  una bonifica passa inspiegabilmente da 50 milioni a 150 milioni.
Quando nonostante tutti i presupposti negativi, si insiste a voler dare la bonifica al gia indagato di turno.
Quando nonostante la legge preveda più livelli e fasce di bonifica e in base alla bonifica effettuata si può costruire o meno case, industrie e supermercati.
Quando quella fatta ( per modo di dire) alla Sisas, consentirebbe solo industrie e nell'accordo di programma sottoscritto  si prevedono case e centri commerciali.
 Quando parlano di bonifica effettuata solo per aver tolto il nero fumo e forse potrebbero nasconderci che vi è molto, troppo di più.
Ci stupiamo se forse son volate mazzette? 



dal fatto quotidiano       Prestigiacomo: “All’ex Sisas abbiamo
fatto miracoli”. Ma ora spunta una tangente
La bonifica nell'area milanese dell'ex Sisas è stata fatta. Lo annuncia il ministro dell'Ambiente. Sul caso però pesa il sospetto di una tangente da 700mila euro. Attualmente risultata indagato Luigi Pelaggi, il capo della segreteria tecnica dello stesso ministro
Gli stessi rifiuti che una città di un milione di abitanti produce in otto mesi. “Quasi duecentottantamila tonnellate rimosse in meno di un anno”, annuncia soddisfatta Stefania Prestigiacomo. E’ il 29 marzo scorso. Il ministro dell’Ambiente parla soddisfatta dell’operazione di bonifica dell’ex Sisas, la bomba ecologica a Pioltello-Rodano, nel Milanese.

Una medaglia che Prestigiacomo, insieme al presidente della Regione Lombardia Formigoni, si appunta sul petto da sola. Fino alla doccia gelida arrivata ieri: la Procura di Milano ha infatti indagato il capo della segreteria tecnica dello stesso ministro, Luigi Pelaggi, al quale sono stati contestati 700.000 euro, come scrive oggi Luigi Ferrarella Corriere della sera. Una tangente, nella ipotesi della Procura, che sarebbe stata pagata dalla Daneco Impianti srl, la ditta appaltatrice dei lavori. L’amministratore della stessa ditta, Bernardino Filipponi, è finito sul registro degli indagati coindagato insieme a Pelaggi di corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato.

“Un successo quello dell’area ex Sisas – esulterà Formigoni sempre a marzo - possibile grazie alla collaborazione con le autorità europee e nazionali, in particolare il commissario e il ministro e alla sintonia con le amministrazioni locali dei due Comuni”.

Ma qualcosa che non andava c’era già, tanto da spingere Greenpeace a fare una denuncia: «Nel corso degli ultimi 4 mesi i lavori di trasferimento del nerofumo si sono svolti in gran segretezza. Le scorie pericolose sono finite in una discarica spagnola senza nessuna garanzia sul loro trattamento».

Disse, in risposta, e con voce ferma, il commissario governativo Luigi Pelaggi: «Non è stato facile, ma ci siamo riusciti, lavorando 24 ore al giorno 7 giorni su 7, rispettando sempre tutte le norme e i regolamenti».

Non quello che pensa la Procura che, attraverso intercettazioni telefoniche contesta a Pelaggi la corruzione. I carabinieri del Noe, infatti, avrebbero intercettato più volte il commissario del governo Pelaggi mentre parla con Filipponi appunto in relazione a passaggi di denaro. Poi ci sono una serie di incontri tra i due fuori dalle sedi istituzionali, spiegano i magistrati.

Ma ha pesato anche quanto sequestrato a casa dell’imprenditore Filipponi: 48.000 euro in contanti e in banconote da 500 senza alcuna ragionevole spiegazione su una somma così elevata da tenere in casa, a disposizione immediata.

sabato 18 giugno 2011

IN DIFESA DEI CITTADINI PIOLTELLESI

L'ASSORDANTE SILENZIO DEI PARTITI PIOLTELLESI
IL SILENZIO DEL PD PER NON ROMPERE L'AMICIZIA CON IL " VELTRONIANO"ALESSANDRINI ? 
E  I PIOLTELLESI LI DIFENDE IL PD DI SEGRATE

Ad una settimana dal nostro comunicato di condanna e alla richiesta di scuse ufficiali da parte di Segrate,         ( COMUNICATO)  ( STAMPA E REAZIONI) inoltrata all'Amministrazione e a tutti i partiti  pioltellesi, per le accuse ai partiti e alla nostra comunita',
 Accuse fatte dal responsabile del PDL, solo l'ex candidato Sindaco Biolchini ha espresso con una nota  (NOTA BIOLCHINI)  sia posizione e la condanna alle accuse rivolte dai partiti al governo a Segrate.
Nonostante la nostra richiesta, di condividere la pretesa di scuse ufficiali e di  esprimere publicamente la loro posizione, ne dall'Amministrazione pioltellese  ne dagli altri partiti,  è arrivato un ben che minimo cenno, sospiro  di esistenza in vita in difesa della propria città.
A dir poco sorprendente il silenzio del PD pioltellese (i comunisti),   accusati due volte, sia come partito e sopratutto come Amministratori.
Da loro il più assordante silenzio, in difesa delle loro scelte politiche amministrative, dei principi fondamentali che ne formano l'incedere e neanche per quello che dovrebbero fare per il ruolo istituzionale che ricoprono, difendere l'onorabilità e il rispetto dovuto alla citta e ai cittadini, che hanno l'onore e l'onere di rappresentare.

Ecco allora che a difendere i cittadini pioltellesi , per fortuna, ci pensa subito con un comunicato stampa durissimo il PD segratese, che non ha amicizie da difendere con il PDL e il suo sindaco "veltroniano".

Alla luce di questo silenzio del PD pioltellese, tornano in mente le perplessità e i dubbi manifestati da molti, quando l'amico Alessandrini (sindaco del pdl) sale sul palco alla presentazione del candidato sindaco del PD Concas.

Altrettante perplessità, genera l'assoluto silenzio delle altre forze del centro sinistra, PSI - Rifondazione,Lista x Pioltello-SEL, da cui ci si aspettava e ci si aspetta,  un atto di coraggio non avendo almeno loro amicizie da coltivare e non mettere a rischio.
Siamo certi che questo silenzio non centri nulla con tutte le supposizioni pur se legittime ma che sia  solo frutto del momento particolare che l'insediamento di una nuova giunta porta di conseguenza.
Siamo certi infatti che il PD, tutti i partiti e sopratutto l'Amministrazione, non mancheranno di condannare quanto detto e pretendere dai cari vicini le scuse che Pioltello e i suoi cittadini meritano



COMUNICATO DEL PD SEGRATESE

IL PDL DI SEGRATE FA DICHIARAZIONI FOLLI  E FONDAMENTALISTE
<<UNA RISATA LI SPAZZERA’ VIA>>


Leggiamo sbigottiti e attoniti le dichiarazioni folli, comparse sull’ultimo numero di Segrate Infolio, che il PDL di Segrate pronuncia per bocca del proprio portavoce.
La lettura della realtà che ne deriva è a metà tra l’isterico e il fondamentalista, e conferma che il PDL ha abbandonato i moderati che per un po’ di tempo li hanno votati. Evidentemente non è bastato a queste persone il messaggio che i nostri vicini di casa, i cittadini di Milano, hanno dato a chi, come De Corato, Salvini e Moratti, faceva della politica un impotente inno all’odio.
Ora il nemico sono le amministrazioni di centrosinistra che circondano la nostra città, quindi stiamo parlando di Pioltello e Vimodrone. Noi siamo democratici fino in fondo e crediamo che a decidere se un Comune difenda o meno i propri cittadini dall’illegalità siano i cittadini stessi. Quelli che hanno diritto di voto, si intende. E notiamo dunque che le amministrazioni che guidano queste città sono state riconfermate con percentuali altissime, a Pioltello poche settimane fa con il 62% dei voti al ballottaggio. Vorremmo allora dare al PDL di Segrate un suggerimento rispetto alla lettura della realtà dell’immigrazione, che sia un tantino più convincente dell’idea che gli assessori dei comuni di centrosinistra vadano nei quartieri difficili delle loro città a distribuire banconote agli extracomunitari. L’immigrazione in Italia, infatti, è regolata da una legge, sbagliata e dannosa, che porta il nome di “Bossi-Fini” e che è stata voluta dal Governo Berlusconi. Forse occorrerebbe valutare che i flussi di immigrazione che dal sud del mondo si muovono verso i paesi più sviluppati economicamente, non sono nemmeno un problema di grandezza nazionale, bensì europea o addirittura mondiale, ed è difficile pensare che il Comune di Vimodrone, per quanto Dario Veneroni sia un buon sindaco, possa arginarli.
L’unica cosa evidente è che sarà una risata a spazzare via queste assurdità.

Gruppo Consigliare PD Segrate

giovedì 16 giugno 2011

A PIOLTELLO UNA GIUNTA AL MASCHILE ...O MASCILISTA?


DONNE TROPPO IMPEGNATE......BUONE SOLO
PER LA CASA E LA CALZA


                                                        Comunicato stampa
                                           15 giugno ’11

UN CONSIGLIO COMUNALE MASCHILE E MASCHILISTA

Avevamo accolto Con estrema soddisfazione, l’aumento delle donne elette al Consiglio Comunale passate quest’anno da cinque a sette.
Avevamo anche riposto la nostra fiducia e soddisfazione, leggendo le dichiarazioni del neo eletto sindaco Concas, che affermava di voler seguire le orme del Sindaco di Milano Pisapia nel definire e varare la giunta.
Nonostante il positivo aumento, della presenza femminile fra i banchi del Consiglio, il Sindaco di Pioltello nel definire la giunta e distribuire le deleghe, ha voluto dare un segnale negativo di arretratezza, maschile e maschilista della sua nuova giunta.
Gli Assessori donne nella passata legislatura erano due, ore sono state ridotte a una sola, contravvenendo forse a tutte le leggi e normative sulle pari opportunità e rappresentanza sancite dal testo unico degli enti locali.
Le pari opportunità ascoltate le dichiarazioni, probabilmente non saranno rispettate neanche, per quanto riguarda i ruoli di Presidenza e Vicepresidenza del Consiglio e se questa rimane la scelta del Sindaco, è facile dedurre, che sarà perseguita anche nell’assegnazione degli incarichi di Presidenza nelle società  partecipate.
È illuminante, infatti, la dichiarazione (scusa) accampata dal Sindaco all’atto della presentazione della giunta.
 “Non è facile trovare donne che abbiano voglia di dedicarsi alla vita amministrativa della città”.

Siamo sicuri che fra le elette e fra gli esponenti dei partiti che compongono la maggioranza, volendo si possono trovare donne che hanno le capacità, i requisiti e la competenza, per coprire incarichi all’interno della giunta.
 Questo loro non utilizzo e forse frutto di un pensiero maschilista e retrogrado (se non di pura spartizione del potere) che pensa che le donne debbano stare in casa e che non abbiano le competenze necessarie e quella predisposizione alla gestione della cosa pubblica.

Noi pensiamo che oltre alle leggi e alle normative, che vanno comunque rispettate, la presenza di donne capaci possa essere un’enorme ricchezza per la città e per una buona amministrazione.
Chiediamo quindi al Sindaco e a tutti i partiti che compongono la maggioranza, di ripensare e rivedere le loro scelte e di mettere in atto quelle dichiarazioni che almeno a parole, e forse solo in quelle, osannavano la partecipazione, la condivisione e le pari opportunità per tutti, donne incluse.

Di Monte Lucia

mercoledì 15 giugno 2011

LA NUOVA GIUNTA I NOMI E LE DELEGHE.........QUALCHE PERPLESSITA'

                                                                                                Comunicato 
15 giu. 2011
AUGURIAMO  AL SINDACO E ALLA SUA SQUADRA I NOSTRI MIGLIORI AUGURI DI BUON LAVORO, NELL'INTERESSE DI TUTTI I CITTADINI, DELLA CITTA’, DELL’AMBIENTE E  DEL NOSTRO TERRITORIO, BENE COMUNE  PREZIOSO E NON RINNOVABILE

SINDACO CONCAS ANTONELLO deleghe alla Sicurezza, Personale, Comunicazione, Protezione Civile, Cimiteri.

Rosario Berardi - Vice Sindaco, Assessore al Bilancio, Programmazione Economica, Patrimonio, Società partecipate, Gestione Entrate, Commercio, Catasto.
Giuseppe Bottasini - Assessore all’Innovazione, Informatizzazione, Pioltello digitale, Organizzazione, Servizi Civici, Attuazione di programma
Giorgio Fallini - Assessore all’Urbanistica, Pianificazione territoriale, Attività produttive, Viabilità, Trasporti, Traffico
Walter Finazzi - Assessore all’Ambiente, Parchi e cave, Qualità urbana, Lavori pubblici, Edilizia scolastica e sportiva
Saimon Gaiotto - Assessore ai Servizi Sociali, Politiche abitative, Politiche giovanili, Famiglia, Sport e tempo libero, Sanità, Immigrazione, Volontariato, Relazioni Esterne
Fiorenza Pistocchi - Assessore alle Culture, Associazioni, Pari opportunità, Politiche Educative, Partecipazione

CI RIMANE QUALCHE PERPLESSITA' CHE CI AUGURIAMO DI DISSIPARE E CHE  ESPRIMEREMO COMPIUTAMENTE QUANDO SARANNO DEFINITI GLI INCARICHI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO ALLAPRESIDENZA DELLE AZIENDE PARTECIPATE.
Procopio Gregorio Andrea

IN ATTESA DELLE SCUSE DI SEGRATE ....E NON SOLO

 ASPETTANDO PIOLTELLO

PUBLICHIAMO LA RISPOSTA DEL COMUITATO SEGRATE FELICE A QUANTO DICHIARATO  DAL COORDINATORE DEL PDL GERVASONI 
  IN FONDO GLI ARTICOLI DEL GIORNO, FOLIO ( GIORNALE DISTRIBUITO GRATUITAMENTE IN TUTTA  SEGRATE).CON LE DICHIARAZIONI DI GERVASONI E  L'ARTICOLO CON LA PRESA DI POSIZIONE NOSTRA E DEL PD SEGRATESE

segrate felice
DELINQUENZA, DEGRADO A SEGRATE...TUTTA COLPA DEI COMUNISTI
LA MAGGIORANZA SCARICA LA SUA INCAPACITA' E  LE SUE COLPE......SU I COMUNISTI

HANNO  DELL'INCREDIBILE E  DELL'ASSURDO, LE DICHIARAZIONI FATTE DEL RESPONSABILE DEL PDL SEGRATESE, APPOGGIATE DA TUTTA LA MAGGIORANZA E DAL SINDACO ALESSANDRINI.
SI CERCA DI SCARICARE LA RESPONSABILITA' DI QUANTO SUCCEDE NEI QUARTIERI SEGRATESI, SUI PARTITI E SULLE AMMINISTRAZIONI DEI COMUNI CONFINANTI, CERTO NON SU TUTTI, SOLO SU QUELLI AMMINISTRATI DAI "COMUNISTI".

E' OVVIO CHE I FURTI NEGLI APPARTAMENTI O NELLE VILLETTE DEL VILLAGGIO, GLI ATTI VANDALICI E LE SCORRIBANDE DI SAN FELICE E MILANO 2, IL DEGRADO E LA CRIMINALITA' DI NOVEGRO, NON SONO FRUTTO DELLA DEVASTANTE POLITICA TERRITORIALE DELL'AMMINISTRAZIONE SEGRATESE, DELLA COSTRUZIONE DI QUARTIERI STACCATI E ISOLATI, COME BOFFALORA O LA STAZIONE.

IL "DEGRADO"NON  FRUTTO DELL'INESISTENTE SOSTEGNO ALLE ATTIVITA' COMMERCIALI, CHE LASCIANO AL BUIO INTERI QUARTIERI, CON LE STRADE E I MARCIAPIEDI CHE DOPO LE OTTO DI SERA SONO IL DESERTO, DOVE AL CENTRO BERE UN CAFFE ALLE VENTI E' IMPOSSIBILE.

NO! TUTTI I GUAI DI SEGRATE, SONO IL FRUTTO DELLA VOLONTA' POLITICA DI "SOSTEGNO ED INCENTIVAZIO A DELINQUERE" DELLE SCELTE POLITICHE DEI PAESI "COMUNISTI", CHE SPINGONO E INCENTIVANO, GLI UNNI, I VANDALI, MONGOLI E OSTROGOTI A RECARSI A DISTRUGGERE  SEGRATE.

VI CHIEDIAMO SCUSA SE CI SIAMO PERMESSI E CI PERMETRTIAMO DI  BUTTARLA IN SATIRA E SCERZARE , MA UNA COSA COSI ASSURDA E STUPIDA NON L'AVEVAMO MAI NEANCHE IMMAGGINATA.

CERTO CHE SE FOSSE VERA, CI POTREMMO ANCHE SPINGERE A DARE UN CONSIGLIO AI POLITICI SEGRATESI, CHE CREDONO DI GOVERNARE L'UNICA ENCLAVE FELICE E PURA  DI TUTTO IL PIANETA.
ALZATE UN MURO PER DIFENDERE LA CITTA DALLE INVASIONI BARBARICHE, PERCHE' NON E' VERO CHE I BUONI E I CATTIVI LI TROVI OVUNQUE, MA SOLO DOVE CI SONO I GIUDICI E I POLITICI COMUNISTI.

MA MI FACCIA IL PIACERE.....DICEVA TOTO'

dichiarazioni di gervasoni
nostre richiesta e posizione del PD segratese

lunedì 13 giugno 2011

GRAZIE . NUCLEARE ADDIO

GRAZIE Abbiamo vinto. Nucleare addio!

Nucleare adios! Niente centrali, niente scorie, niente radiazioni. Ma soprattutto un futuro fatto di energie rinnovabili ed efficienza energetica. Ecco cosa vogliono dire gli oltre 28 milioni di ‘Sì’ piovuti nelle urne a dispetto della disinformazione, degli appelli all’astensione, del boicottaggio dei quesiti. Oggi ha vinto un paese stufo di guardare al passato, insofferente dell’affarismo sulle proprie spalle. Hanno vinto i cittadini che hanno sudato per superare gli ostacoli che un potere arrogante ha piazzato lungo la strada della democrazia. Una bella prova per l’Italia. Grazie a tutti.

GRAZIE il popolo dell’acqua ha vinto

GRAZIE

Un sentito grazie ai 28 milioni di Italiani

che hanno creduto nel valore della partecipazione


Dopo il successo raggiunto a livello di quorum e di partecipazione dei cittadini italiani a sostegno dei due quesiti referendari sull’acqua proposti dal Comitato Promotore nazionale, il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua, che è stato tra i soggetti più attivi e che fa parte dei 42 promotori dei quesiti, desidera ringraziare i Comitati territoriali aderenti al Contratto Mondiale nelle principali Regioni italiane (Lombardia, Liguria, Toscana, Puglia, Campania, Sicilia)  che in questi mesi si sono prodigati  per favorire la più ampia mobilitazione.
Un sentito ringraziamento  va soprattutto alle centinaia di comitati ed a quei cittadini che in ogni parte d’Italia hanno sostenuto la campagna referendaria e le iniziative del Comitato referendario “2 Si per l’acqua bene comune”.
“Il 57% di affluenza e oltre il 90% dei consensi a sostegno dei quesiti referendari ha confermato che la proposta lanciata 10 anni fa dal Contratto Mondiale con il Manifesto italiano dell’acqua (per ottenere il riconoscimento dell’acqua come diritto umano universale e come bene comune, patrimonio dell’umanità), era una sfida vincente e condivisibile anche in Italia, come ha dimostrato il consenso con cui gli italiani  hanno sostenuto la visione cultura e politica dell’acqua proposta dai due quesiti referendari”, dichiara Rosario Lembo a nome del Comitato Italiano.
“Il successo referendario obbliga ora la classe politica italiana ed il Parlamento ad inserire tra le priorità  dell’agenda politica nazionale, la definizione di una nuova politica dei servizi pubblici locali ed in particolare dell’acqua come bene comune primario, come diritto umano, da garantire a tutti i cittadini”.
La richiesta che il Comitato italiano rivolge al Governo ed al Parlamento, se vuole rispettare la volontà e l’indirizzo politico  emerso dal risultati referendari, è anche quella di annullare o di prorogare la scadenza del 31 dicembre 2011 prevista dal Decreto Calderoli che, dichiarando decadute le Autorità d’Ambito territoriale, sottrae alla sovranità dei Comuni la possibilità di  beneficiare della facoltà di scelta reintrodotta dalla abrogazione del Decreto Ronchi, intervenuta con il successo del primo quesito referendario.

Ai comitati territoriali ed ai comitati dell’acqua che sono stati la struttura portante di questo successo referendario, nel ringraziare per lo spirito per il contributo dato, come Comitato italiano desideriamo ricordare  che la vittoria referendaria è solo il primo passo verso la ripubblicizzazione dell’acqua come servizi privo di rilevanza economica; occorre infatti continuare a monitorare le specifiche situazione locali e sopratutto i comportamenti delle Regioni che entro il 31 dicembre 2011 saranno chiamate a mettere mano alla riorganizzazione dei servizi idrici. Diverse sono le situazioni che necessitano di attenzione, in primisla Lombardiama anche la stessa Puglia.

Il Comitato italiano per il Contratto  Mondiale sull’acqua, assieme all’intero movimento dell’acqua, è pronto ad affrontare questa nuova sfida politica , al fianco  dei Comitati territoriali a difesa della gestione pubblica dell’acqua.

  Direttivo del Comitato italiano Contratto Mondiale sull’acqua


sabato 11 giugno 2011

PIOLTELLO E I SUOI CITTADINI PRETENDONO LE SCUSE

DOCUMENTOINVIATO A TUTTE LE FORZE POLITICHE PIOLTELLESI
E ALL'AMMINISTRAZIONE 
CON LA RICHIESTA DI SOSTENERE LA NOSTRA POSIZIONE


  TERRITORIO E SOCIETA'                                                                                                COMUNICATO 10 giugno ’11

 Spett. Amministrazione di Pioltello
 Spett. Partiti Politici e Liste Pioltellesi


Le dichiarazioni ufficiali del portavoce del PDL segratese, che a nome dei partiti di maggioranza e del Sindaco Alessandrini, accusa Pioltello e altri comuni di essere la causa dell’insicurezza e della microcriminalità che “subisce” Segrate sono fuori dal mondo sono offensive e sgangherate.
Pensavamo che fosse finito il tempo per queste cretinate, ma evidentemente ci sono ancora personaggi che pensano di acquistare peso politico in questo modo.
A queste gravissime accuse rivolte alla comunità pioltellese e al suo ceto politico, tacciato di coprire, assistere e fomentare con le proprie scelte e i propri comportamenti, il malcostume, i comportamenti criminosi e il non rispetto delle regole e del convivere comune, non vorremmo dover rispondere con toni e argomenti analoghi. Gradiremmo quindi in tempi rapidi ricevere scuse ufficiali.
Chiediamo a tutte le forze politiche pioltellesi e in particolare all’Amministrazione di  rispondere con forza e fermezza a queste farneticazioni che  ledono l’onarabilità e l’immaggine dell’intera città e dei suoi cittadini.

Chiediamo alla Nostra Amministrazione di rispedire al Mittente le responsabilità che ci vengono addebitate dall’Amministrazione segratese che si trova ad affrontare problemi di sicurezza di cui evidentemente non conosce né le cause né l’origine.

Procopio Gregorio

giovedì 9 giugno 2011

REFERENDUM....I QUESITI REFERENDARI

I QUESITI REFERENDARI


Que­sito n. 1  re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica  abro­ga­zione af­fi­da­mento ser­vi­zio ad ope­ra­tori privati

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 1  SCHEDA DI COLORE ROSSO
Vo­lete voi che sia abro­gato l'art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­rio con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall'art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l'internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia e dall'art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per l'attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l'esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?.
Nota: Il primo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell' ac­qua pub­blica ri­guarda le mo­da­lità di af­fi­da­mento e ge­stione dei ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza economica.
Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la pri­va­tiz­za­zione dellacqua e con­tro la ge­stione dei ser­vizi idrici da parte di pri­vati. 



Que­sito n. 2  re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica  abro­ga­zione cal­colo ta­riffa se­condo lo­gi­che di mercato

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 2  SCHEDA DI COLORE GIALLO
Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell'art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 Norme in ma­te­ria am­bien­tale, li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: dell'adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito?.
Nota: Il se­condo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell' ac­qua pub­blica ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato in base alladeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito. In que­sto caso agli elet­tori viene pro­po­sta una abro­ga­zione par­ziale della norma.
Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la norma che per­met­tere il pro­fitto (non il re­cu­pero dei co­sti di ge­stione e di in­ve­sti­mento, ma il gua­da­gno d’impresa) nell’erogazione del bene Ac­qua po­ta­bile.


 

Que­sito n. 3  re­fe­ren­dum ener­gia nucleare

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?.
Nota: Lungo e ar­ti­co­lato il que­sito re­fe­ren­da­rio per abro­gare la norma per la rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nu­cleare. Si tratta di una parte del de­creto legge re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria fir­mato il 25 giu­gno 2008 e con­ver­tito in legge con mo­di­fi­ca­zioni il 6 ago­sto dello stesso anno. An­che que­sto que­sito è stato pre­sen­tato dall'Idv.
Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la co­stru­zione di Cen­trali Nu­cleari in Italia.


Que­sito n. 4  re­fe­ren­dum le­git­timo impedimento

Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
Vo­lete voi che siano abro­gati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­chè l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?.
Nota: Que­sto que­sito, per abro­gare la legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, è quello dalle pos­si­bili ri­per­cus­sioni po­li­ti­che più forti. A pro­porre il re­fe­ren­dum è stata l'Italia dei Va­lori. Dopo la di­chia­ra­zione di par­ziale in­co­sti­tu­zio­nale della legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, la Corte di Cas­sa­zione ha au­to­riz­zato, con or­di­nanza, lo svol­gi­mento del referendum.
Si deve vo­tare SÌ se si è con­trari al prin­ci­pio che Pre­si­dente del con­si­glio o mi­ni­stro pos­sano de­ci­dere di non com­pa­rire in tri­bu­nale nei pro­cessi che li ri­guar­dano.

venerdì 3 giugno 2011

LA QUESTIONE MORALE E BERLINGUER

DOPO TRENT'ANNI ANCORA PIU' ATTUALE

COMMENTO ALLA SENTENZA SISAS

RICEVIAMO E PUBLICHIAMO IL COMMENTO DELL'EX SINDACO DI PIOLTELLO
Come gia detto siamo sempre aperti e disponibili a ricevere indicazioni,chiarimenti e interventi sulla questione


IL COMMENTO

La sentenza del TAR che annulla l’accordo di programma tra gli enti pubblici e il gruppo Grossi per l’area ex Sisas ha sorpreso molti, ma era assolutamente scontata. Le ragioni del ricorso di Air Liquide erano del tutto evidenti così come evidente era l’imbroglio sotteso a quell’accordo: in pratica si trattava di un regalo di 80 milioni di euro ad un gruppo di speculatori immobiliari. Questo era il vero succo di quell’accordo: la bonifica era semplicemente il grimaldello per aggirare i vincoli procedurali (gara ad evidenza pubblica) ed economici (i costi di bonifica venivano stimati in 120 e dopo la gara pubblica scendevano a 37, una bella differenza!).
La differenza tra la stima di Grossi, presa per buona dal governo, dalla regione, dalla provincia e dai comuni e il costo reale della bonifica si sarebbe materializzata sul territorio attraverso un grande centro commerciale e altri manufatti inutili e intollerabili.
Tutti gli enti coinvolti hanno grosse responsabilità e nessuno può chiamarsi fuori. Certo non possono chiamarsi fuori i due comuni che hanno preso per buona la stima di 120 milioni e che hanno accettato di regalare in cambio un bel pezzo di territorio ad uno speculatore. Non possono chiamarsi fuori perché non hanno nemmeno letto le carte, ma approvato tutto quanto in fretta e furia tra natale e capodanno. La famosa compensazione territoriale in favore dei comuni non è altro che una forma di tangente ben confezionata: un po’ di soldi ai sindaci per farsi belli davanti ai cittadini. Infatti mi pare che i sindaci si siano subito fatti vanto ti quella grande conquista! Capirai: se un lavoro lo paghi il triplo del costo qualche cosa per chi ci mette la faccia deve pur saltar fuori.
È così che funziona: il territorio è utilizzato per creare soldi, se se ne creano tanti ce n’è per tutti. Ma ciò che avviene non è senza effetti. I costi li pagano i cittadini, perché il degrado del territorio compromette il benessere di noi tutti e perché un’economia speculativa impedisce lo sviluppo di un’economia produttiva. Questa vicenda andrebbe studiata a fondo: questa volta ci ha messo le mani la magistratura, ma quante volte speculatori e amministratori corrotti l’hanno fatta franca?!
Personalmente sono comunque soddisfatto, per l’esito della sentenza e anche un po’ perché quella sentenza dà ragione alla denuncia che io stesso ho presentato a fine 2010 alla Procura di Milano. Il ricorso di Air Liquide giaceva al TAR da un sacco di tempo: mi piace pensare di aver contribuito ad “accelerare” la sentenza, che comunque è arrivata dopo quasi tre anni dalla presentazione.

Mario De Gaspari

REFERENDUM 12 - 13 GIUGNO - TUTTI SIAMO INDISPENSABILI

giovedì 2 giugno 2011

LA LEZIONE DELLE AMMINISTRATIVE INUTILE PER UNA CERTA SINISTRA

                                                                                                             Comunicato
                                                                          01/giugno/ 2011


CAVALCANDO LA TIGRE DEI REFERENDUM


Premettendo che difenderemo sempre, il diritto di ognuno di pensarla diversamente e di cambiare idea, non possiamo che essere felici di alcuni ravvedimenti e di un rinnovato loro impegno sui quesiti referendari, che andremo a sostenere il 12 e 13 giugno.

Nonostante questo, lasciano alquanto perplessi e dubbiosi il nuovo atteggiamento di alcuni partiti, che solo ora si ergono a strenui difensori della campagna referendaria, ora che forse hanno visto il vento cambiare e la vela gonfiarsi, non vuole perdere il cavallo del sentire comune.

Viene il dubbio che più che per reale convinzione sia un ravvedimento di convenienza, non si capirebbe altrimenti la loro assoluta assenza fino a ieri e nella raccolta delle firme, non si capirebbe il loro cambio di strategia, di pensiero e d’impegno sui quesiti proposti.

Come dimenticare che solo qualche anno fa il PD, ber bocca del suo Segretario, considerava il ritorno al nucleare, un argomento su cui riflettere senza avere un approccio ideologico.
Dove loro esponenti di spicco come il Senatore Veronesi o il Vice Segretario Letta considerano l’abbandono del nucleare sancito da un precedente referendum (1987) un gravissimo errore.
Per l’acqua il discorso non cambia, fu Dalema il primo a tentare la privatizzazione dell’acquedotto pugliese, fu un governo di centro sinistra, a scegliere di affossare la mobilità sostenibile approvando TEM, BreBeMi, Pedemontana e TAV.

E allora a noi ambientalisti convinti da sempre e sostenitori dei referendum della prima ora, non resta che gioire per il cambio repentino di pensiero del PD, quello che però non sopportiamo e vedere il PD e altri, ergersi a primi paladini della campagna referendaria che li ha visti fino a ieri colpevoli assenti.

Vederli salire per pura convenienza elettorale e politica, a cavallo del vento cambiato, senza che il vento abbia ancora avuto modo di rinnovare spazzando via, sia a destra che a sinistra, quella vecchia e inamovibile vecchia nomenclatura trasformista e buona per ogni evenienza.




mercoledì 1 giugno 2011

CARA RAI E CARA MEDIASET.....MA QUAL E' IL VOSTRO MESTIERE?

Care Rai e Mediaset, come di certo saprete, il 12 e il 13 giugno si vota.

I cittadini italiani sono chiamati a decidere sui 4 QUESITI REFERENDARI: acqua, nucleare e legittimo impedimento. Vi chiediamo di informare i vostri telespettatori, è un vostro dovere, un nostro diritto.

Come ha ben detto Carlo Verna, il segretario del sindacato Rai (Usigrai), qui non poniamo il problema del sì o no ma poniamo "il tema della legittimazione del servizio pubblico che, nel momento in cui soggetti sociali, quali sono i promotori, propongono un tema così importante al Paese sotto forma di quattro quesiti referendari, il servizio pubblico non può non fare a pieno il proprio dovere".

Lo stesso discorso vale anche per Mediaset: essere un soggetto privato non significa certo essere al di sopra o al di là dei doveri dell'informazione, della deontologia professionale e della responsabilità sociale di una grande azienda (in regime di forte duopolio) che opera nel settore dell'informazione e della comunicazione.

Certi di un vostro riscontro,
Vi auguriamo buon lavoro
I cittadini italiani



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