giovedì 26 maggio 2011

LA SENTENZA DEL TAR SULLA SISAS

 LEGGENDO L'ARTICOLO SOTTO UNA DOMANDA CI VIENE SPONTANEA
 
CARO FALLINI,  GLI ACCORDI LI SOTTOSCRIVONO LE ISTITUZIONI E TU DI UNA DI ESSE FACEVI PARTE. 
 
A PRESCINDERE DA QUESTO QUELLO CHE CI PREME E' SAPERE CHE FINE FARANNO I TERRENI A CUI L'AMMINISTRAZIONE (DI CUI FACEVI PARTE) HA CAMBIATO LA DESTINAZIONE D'USO, PROPRIO GRAZIE E IN CONSEGUENZA DI QUELL'ACCORDO.
 
 Da milano Todey 

Pioltello, Giuseppe Grossi rischia di perdere l’area dell’ex Sisas

Annullato l'accordo di programma sottoscritto nel 2007. Il Tar ha bocciato il metodo di affidamento dei lavori di bonifica. Secondo i giudici l'area è stata affidata a Giuseppe Grossi senza una regolare gara pubblica a livello europeo

di Alice Locatellli - 12/05/2011
sisasSi torna a parlare del caso ex Sisas. Questa volta a sollevare l’argomento è il Tar, che ha annullato l’accordo di programma sottoscritto nel 2007 con Giuseppe Grossi, attuale proprietario dell’area. I giudici, infatti, hanno bocciato il metodo utilizzato dalla Regione e dal Ministero dell’ambiente per l’affidamento dei lavori di bonifica. La corretta procedura avrebbe dovuto prevedere l’esproprio dell’area alla società Sisas dopo il fallimento, per poi bandire una gara pubblica a livello europeo per l’affidamento dei lavori di risanamento. Grossi ha invece ottenuto l’affidamento diretto.


NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA – Il Giorno riporta le dichiarazioni di Giorgio Fallini, assessore uscente all’ambiente e candidato nella Lista per Pioltello: “Il Tar ha annullato l’accordo di programma e tutti gli atti successivi perché secondo i giudici la procedura di assegnazione dell’area a Giuseppe Grossi non avrebbe seguito l’iter di legge. Non c’è stata nessuna gara a evidenza pubblica. La procedura corretta avrebbe dovuto seguire passi precisi. Innanzitutto, l’area avrebbe dovuto essere prima espropriata alla Sisas, che è fallita senza mettere mano alla bonifica e senza stanziare denaro. Poi, il governo avrebbe dovuto emettere un bando europeo per assegnare l’area a un nuovo soggetto disponibile a farsi carico della bonifica. Siamo stati spinti a firmare un accordo che prevedeva il riconoscimento di 240 mila metri cubi di volumi a Grossi, in cambio della bonifica. Grossi però non ha mai rispettato gli accordi: non ha versato la fideiussione a garanzia dell’esecuzione dei lavori di bonifica, non ha rispettato i tempi e, in ultimo, ha perfino chiesto un risarcimento agli enti pubblici di 30 milioni di euro. Questa sentenza ci aiuterà a ridiscutere un nuovo accordo di programma e Grossi potrebbe perdere perfino al proprietà dell’area. Non vogliamo cedere volumetrie da costruire a chi non ha mai eseguito la bonifica”.


 
 

2 commenti:

sonia ha detto...

Non mi risulta che Pioltello abbia cambiato la destinazione di uso delle aree.
Rodano lo ha fatto.
Da dove hai preso le informazioni ?

Sonia

TERRITORIO E SOCIETA' PIOLTELLO ha detto...

Cara Sonia, se avrai la pazienza di leggere il successivo post ( l'esposto) e la sentenza del TAR che pubblicherò domani, potrai avere tutte le risposte e i chiarimenti che giustamente chiedi.
Il cambio di destinazione da terreno industriale a commerciale e abitativo, risulta essere parte integrante è forse motore dell'accordo sottoscritto da tutte le parti in causa...CIAO a PRESTO

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