domenica 27 novembre 2011

GRIDO DI " DOLORE" DELLE ASSOCIAZIONI DI PIOLTELLO

TUTTA COLPA DEL PATTO DI STABILITA' 
O  VOLONTA' DEI RAGIONIERI DELLA POLITICA?

IL COMUNE cambia politica e ora chiede e fa pagare  il "conto" salato a chi dovrebbe invece sostenere.  
Perché non utilizzare la vecchia scuola di Limito, per fare una vera casa delle associazioni e del volontariato ottimizzando cosi spazi,costi e servizi
NOI  avevamo proposto questo e ancora lo proponiamo

Il Comune invece la rimette in vendita per l'ennesima volta
E CON LE SUE SCELTE AFFOSSA una ricchezza sociale, culturale e politica che a sempre caratterizzato in positivo la nostra citta'




domenica 27 novembre 2011


Lettera aperta di OLTRELEPAGINE

Cari soci e amici
la situazione di crisi economica che si è determinata,  ma soprattutto le “ricette” adottate dall’ex governo Berlusconi  per uscirne, hanno gravemente peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone nel  nostro paese. L’iniqua distribuzione dei cosiddetti sacrifici, crea sempre maggior distanza tra chi ha e chi invece fa fatica ad arrivare a fine mese. La banca d’Italia sostiene che la distribuzione della ricchezza in Italia è molto squilibrata: il 10 per cento delle famiglie possiede il 45 per cento della ricchezza, mentre c’è un 50 per cento delle famiglie che in totale arriva a mettere insieme solo il 10 per cento della ricchezza totale.                   
La distruzione del Welfare ha fatto il resto, creando sacche di vera povertà,  mettendo in difficoltà soprattutto i giovani, la cui disoccupazione è arrivata a cifre da record e quelle famiglie
monoreddito che si sono viste erodere il potere d’acquisto dei loro stipendi e salari.
Anche nel campo culturale le azioni del governo sono state tutte nella logica dei tagli, vedi quello al fondo unico dello spettacolo, ma anche a teatri, giornali, musei, siti archeologici, iniziative culturali ecc.
In questa micidiale frenesia, il governo centrale ha operato pesanti tagli anche ai trasferimenti di fondi  ai Comuni rendendo i loro già gravosi compiti ancora più difficili. Siamo ora in una nuova fase; vedremo come si muoverà questo governo su questi temi.
In questo panorama i Comuni, quindi anche il nostro, hanno dovuto operare tagli in vari settori.
Oltrelepagine, come sapete, è un’associazione culturale che non ha scopo di lucro e che ormai da 14 anni opera sul territorio del comune di Pioltello. Anch'essa, come le altre, è stata vittima dei tagli.
Le  associazioni, in un paese come Pioltello, sono una grande risorsa. Contribuiscono fattivamente a far partecipare la popolazione alla vita comunitaria della città e con il loro lavoro volontario spesso sopperiscono a carenze d’intervento delle stesse istituzioni. A prescindere dal campo d’ intervento che come si sa è il più svariato – sono presenti associazioni religiose, sportive, giovanili, culturali, di servizio: da quelle rivolte all'assistenza sanitaria a quelle di aiuto agli immigrati, ecc- esse riescono a stimolare la popolazione, facendo di Pioltello una città viva.
Uno dei problemi  più grossi, ma anche il più antico, per le associazioni è certamente quello delle sedi  e dei luoghi dove svolgere le proprie iniziative.
Fino ad ora, le amministrazioni comunali succedutesi,  hanno sempre aiutato il mondo dell’associazionismo mettendo a loro disposizione luoghi di proprietà comunale.  Ultimamente invece ci siamo trovati, noi e le altre associazioni, di fronte a richieste economiche elevate per utilizzare spazi comunali. L’ipotesi della casa delle associazioni, richiedeva un contributo economico così elevato che delle quasi 90 associazioni presenti sul nostro territorio solo 7/8 di esse avevano risposto positivamente, tanto che l’amministrazione ha dovuto modificare  la proposta avendone verificato l’impraticabilità.
Inoltre anche l’uso temporaneo di sale comunali, idonee alle diverse manifestazioni è diventato proibitivo.  In occasione della nostra ultima iniziativa Librarsi 2011, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone anche non residenti, l'ente locale ha preteso per i due giorni di affitto/uso della sala una cifra talmente consistente  da  indurci a dubitare seriamente sull'opportunità stessa di svolgere l'iniziativa.
Diventa, quindi sempre più difficile per le piccole associazioni come la nostra, che si sostiene con il solo contributo dei soci, continuare a vivere, a essere presente e a fare iniziative sul territorio.
Di fronte alla situazione descritta, uno dei rischi più grossi, che un’amministrazione comunale può correre, seppure di centro-sinistra , è quello  di affrontare  le difficoltà badando solo a far quadrare i conti, e  rinunciando di fatto ad esercitare la politica che è essenzialmente attività di decisione. In altre parole, pensiamo che di fronte ad un attacco politico si debba rispondere politicamente e non in modo freddamente ragionieristico.
Per fare questo spesso è necessario trovare soluzioni originali e alternative a quelle che sembrano le più facili, quelle dettate da leggi e leggine. Certamente è indispensabile coinvolgere attivamente la popolazione nelle scelte passando attraverso una fase di riflessione e quindi di soluzione condivisa e partecipata.
Questa lettera vuole essere questo. Un tentativo di apertura di dibattito sui temi principalmente dell’associazionismo  e sui temi della crisi economica che attraversa in profondità tutta la società. Un primo tentativo di ragionare insieme sulle difficoltà e su come affrontarle. Su quali prospettive e su quali proposte mettere in campo per continuare a far vivere il mondo dell’associazionismo, così importante nella realtà del territorio.

sabato 26 novembre 2011

JABIL STORIA DI UNA LAVORATRICE


STORIA DI UNA LAVORATRICE CHE HA DEDICATO LA VITA ALLA SUA AZIENDA.

Mi chiamo Anna Lisa ho 45 anni e lavoro in questa azienda da26 anni
> ,l'ho vista crescere ed evolversi,l'ho vista mutare e progredire,l'ho
> vista diventare un'eccellenza nel settore delle telecomunicazioni e
> purtroppo la sto vedendo chiudere con la sua chiusura si decretano
> anche la fine dei miei sogni e l'inizio di una sopravvivenza
> precaria,incerta,deludente.
>
> Non era ciò che avevo messo inconto per il mio futuro,non era quello
> che speravo di ottenere svolgendo sempre lealmente e puntualmente il
> mio compito,dedicandomi al mio lavoro con passione ed interesse in
> quanto mi ha sempre affascinato e coinvolto.
>
> Mi sono sempre occupata di collaudo di circuiti ,ho sempre prestato
> attenzione a come questo lavoro lo svolgevano i miei colleghi e sono
> stata anche una delle prime donne a collaudare.
>
> Ho dimenticato di dire il nome dell'azienda presso cui lavoro,forse
> perchè un pò provo vergogna ad associarla al mio nome,forse perchè non
> mi riconosco più in essa da 4anni a questa parte da quando la "famosa"
> Siemens Nokia è stata ceduta ad una mutinazionale americana che porta
> il nome di Jabil,da quel momento sono iniziati problemi per tutti i
> lavoratori e ora di tutto il nostro impegno e le nostre competenze
> lavorative davvero non sappiamo più che farcene,da quando con strane
> pressioni psicologiche siamo stati quasi tutti demansionati e relegati
> a lavori che non rispondono affatto al nostro inquadramento
> professionale.Eravamo abituati a poter proporre le nostre idee,a dare
> i nostri consigli ad essere presi in considerazione ora da 4anni siamo
> stati messi nell'angolo ,con la paura di poterci esprimere liberamente
> e chi ha avuto il coraggio di farlo ha duramente pagato la sua voglia
> e il suo amore per la verità finendo in qualche stanzina isolato dal
> resto del mondo ma questa è un'altra storia.
>
> Dopo due anni di cassa integrazione ordinaria ,ed un anno di cassa
> straordinaria l'epilogo,comunicato via fax senza nemmeno un'incontro
> da parte dei dirigenti con i lavoratori,un fax scarno e freddo come
> sono freddi gli animi di questi personaggi ci comunica che saremo i
> prossimi mobilitati del millennio.
>
> Inutile (o forse no)specificare che alla mia età si è troppo giovane
> per andare in pensione ma anche troppo vecchia per cercare un lavoro.
>
> Inutile sottolineare che tutto il nostro settore è in crisi più
> totale,inutile far notare che la crisi mondiale che stiamo vivendo non
> migliora di certo le cose.
>
> Peccato che le bollette continuino ad arrivare ugualmente però,peccato
> che bisogna anche comperare qualcosa da mangiare se si vuole
> sopravvivere dato che di vivere ci stiamo dimenticando ormai,inutile
> far notare che senza un lavoro ti senti senza identità e che hai la
> sensazione di non avere un ruolo,di non avere più valore,di non avere
> più la tua dignità.
>
> Senza il lavoro non si è quasi nulla e spesso ci si dimentica che in
> quel bel libro chiamato Costituzione Italiana si afferma che:l'Italia
> è una Repubblica fondata sul lavoro ma qui mi sa che invece di far
> lavorare le persone si giochi ad "affamarle" ed a renderle prive di
> stimoli,le vengono rubati i sogni e della ragazzina piena di progetti
> per il futuro e per la sua vita che è entrata nel mondo del lavoro
> subito dopo la scuola a 19 anni ora è rimasto ben poco apparte la
> volontà di non arrendersi.
>
> Non sarà un bel Natale questo per noi ,non sarà un bel Natale perchè
> come regalo abbiamo ricevuto il licenziamento ma ci siamo stretti in
> un'abbraccio ,abbiamo unito le nostre grida silenziose ed abbiamo
> creato un presidio permanente da da 4 mesi ci vede coinvolti a pieno
> regime.
>
> Abbiamo e stiamo cercando di tutelare solo il nostro posto di lavoro
> ed intanto che le lancette dell'orologio girano ed i giorni passano
> stiamo attendendo il12 Dicembre che sarà il giorno che vedrà tutti noi
> lavoratori ricevere le lettere di licenziamento,stiamo cercando di non
> restare nell'ombra,di non piegarci difronte all'ingiustizia che fa
> sentire queste persone così tanto piene di se al punto di disporre
> delle nostre vite senza neanche chiederci se siamo daccordo o
> meno,stiamo cercando di far conoscere la nostra storia a chi avrà la
> bontà di leggerla solo per far capire che le prevaricazioni non
> avranno le nostre volontà,che il presidio esiste e resiste e che non
> andremo via da qui nemmeno quando avremo ricevuto le lettere ma che
> quello sarà solo l'inizio della nostra lotta.
>
> Difficile far tornare la serenità sul volto di quella ragazzina
> diciannovenne che mi osserva e che continua ad avere la testa che le
> frulla in cerca di idee nuove e di come reagire a questa mattanza che
> nessuno ha chiesto ma anche difficile portarle via sorrisi e sogni
> perchè quelli sono miei e non sono in vendita così come non lo è la
> mia dignità!
>
> Anna Lisa Minutillo

JABIL Nokia Siemens Networks Italia

STORIA DI UNA CRISI CERCATA E VOLUTA
RICONFERMANDO LA NOSTRA VICINANZA E SOLIDARIETA' A TUTTI I  LAVORATORI
IN LOTTA PER DIFENDERE IL LORO LAVORO E IL NOSTRO FUTURO
PUBLUICHIAMO UN  PO DI STORIA INVIATACI DA UNA LAVORATRICE



Sono passati oltre 4 anni dalla joint venture tra Nokia e Siemens che ha dato vita a Nokia Siemens Networks Italia (NSN).

In questo lasso di tempo, tra incentivi all’esodo, mobilità, cessione delle produzioni (700/800 persone) e di attività definite dall’azienda non strategiche, 2000 lavoratori sono stati espulsi, esternalizzati o ceduti dall’azienda i dipendenti quindi sono passati da 3000 agli attuali 1000.

Gennaio 2008

A seguito di una durissima vertenza che ci ha visto nettamente contrari alla cessione (o outsourcing) delle produzioni, operazione decisiva per la rottura della ”catena del valore” che avrebbe messo in discussione la tenuta complessiva dell’azienda, è stata raggiunta un’intesa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la quale:

  NSN si impegnava a mantenere in piena attività i siti italiani, a mantenere e potenziare la Ricerca e Sviluppo, a garantirne l’occupazione ed ad affidare a Jabil (multinazionale Americana acquisitrice dei reparti produttivi i nuovi prodotti e le nuove prototipazioni;

  Jabil si impegnava a garantire i livelli occupazionali e il mantenimento e il rilancio industriale dei siti attraverso la ricerca di nuovi clienti.

Fine del 2008

NSN ha iniziato ha ridurre la propria presenza, attraverso il ricorso sistematico agli esodi “spontanei” incentivati ed operazioni d
di cessione di rami d’azienda.

Il sito di ricerca e sviluppo per la parte di radiomobile a Cinisello Balsamo (Milano)

Nel 2007 nel settore ricerca e sviluppo di Cinisello lavoravano circa 900 persone, tra collaboratori esterni e dipendenti, a maggio 2010 NSN ha chiuso il sito e trasferito il personale “superstite” (184 lavoratori), attraverso una procedura di cessione di ramo d’azienda, ad una società che si occupa di consulenza nel settore di sviluppo software.

Il sito di ricerca e sviluppo Cassina De’ Pecchi (Milano)
.

Nel 2007 lo stabilimento contava circa 1200 dipendenti e produceva più del 20% del consumo mondiale dei Ponti Radio (MicroWave).

Ogni anno immetteva sul mercato nuovi prodotti o nuovi aggiornamenti di prodotto.

Aveva una forza vendita specifica MicroWave rispetto a quella attuale, generica, di NSN.

C’era all’interno tutta la filiera : progettazione, prototipazione , produzione, vendita e manutenzione.

Ufficialmente NSN indica quello di Cassina come sito di riferimento mondiale per il MicroWave.

In realtà:

  E’ stata ceduta a Jabil la fabbrica, mentre NSN ha avviato la produzione di un nuovo prodotto in una ex fabbrica Siemens in Germania ed è stata approntato ultimamente un nuovo sito produttivo in India.

  E’ stata perseguita una politica di ridimensionamento dei ricercatori e la totale scomparsa del personale che si occupava della commercializzazione all’ estero.

  Una parte del prodotto (IDU) molto importante e strategica delle attività di ricerca è stata trasferita a Shangai, dove è stato creato un polo di ricerca e sviluppo che ad oggi dopo due anni dall’ apertura occupa più di un centinaio di ricercatori

  E’ stato creato un reparto “confino” (Support Function), ufficialmente per trasferire le competenze a Shangai, ma di fatto per fare un contenitore di lavoratori della ricerca predisponendo così la loro fuoriuscita . isolandoli utilizzando forti pressioni psicologiche , come la richiesta di cassa integrazione, motivata da una non ben definita crisi congiunturale di mercato.

  E’ stata deciso di “abbandonare la sede storica (di proprietà) a Cassina dè Pecchi per trasferirsi in una unica sede in affitto in un centro direzionale .

  NSN sta valutando di cedere anche la ricerca e sviluppo del Microwave concludendo in questo modo la trasformazione di questo sito da “Centro di Competenza Internazionale” a semplice “Local Company” distruggendo definitivamente quanto costruito faticosamente e orgogliosamente in 50 anni ..

I Siti Produttivi Jabil Competence Jabil

A metà 2010 Jabil vende a Competence (società del fondo Mercatech) i siti produttivi italiani totalizzando purtroppo in soli 7 mesi ben 70 milioni di euro di debiti. A seguito dell'udienza del Tribunale di Milano che avrebbe dovuto sancire lo stato di insolvenza di Competence con la conseguente messa in amministrazione straordinaria ; Jabil inaspettatamente ritorna proprietaria dell’intero pacchetto azionario di Competence .

Ci auguriamo che questa bizzarra e onerosa mossa della multinazionale americana prefiguri la reale intenzione di tornare a investire nel nostro paese dal punto di vista industriale. Ma il presente e il domani non si gioca sulle dichiarazioni rassicuranti e sulle buone intenzioni espresse. Per il sindacato "è indispensabile che la 'nuova' proprietà presenti un piano industriale credibile rispetto al rilancio dell’attività e alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Fino a quando questo non accadrà, le lavoratrici e i lavoratori di Cassina de Pecchi, resteranno in assemblea con presidio permanente come dichiarato dalla RSU JABIL.

Alcune considerazioni finali:

La scelta della multinazionale di cedere le produzioni, scorporare parti considerate non strategiche, smantellare la forza di vendita specifica, trasferire parte della ricerca a Shangai, non avviare ricerche per nuovi prodotti, cancellerà un patrimonio industriale e professionale che per oltre mezzo secolo ha portato l’azienda ad essere leader mondiale del mercato delle telecomunicazioni.

A Cassina ci sono ancora le competenze per ritornare sul mercato Microwave a pieno titolo, purchè la multinazionale compia scelte diverse che passino dal rilancio di nuovi prodotti atti a restituire capacità produttiva a tutte le società presenti nel sito e dalla ripresa dei rapporti con l’università e con il territorio, recuperando la ricerca e sviluppo proprio sui nuovi progetti strategici riprendendo così un ruolo nel settore delle telecomunicazioni a livello mondiale.

NSN non può continuare a guardare solo i risultati finanziari a breve termine senza avere un progetto a medio/lungo termine se non quello mai dichiarato di totale dismissione .

Anche rispetto agli investimenti Governativi (statali e regione Lombardia) sul digital divide e la banda larga, la tecnologia dei ponti radio sviluppata e prodotta a Cassina può integrare le connessioni in fibra ottica in alcune zone del nostro paese (montagne, colline, zone isolate) limitando drasticamente i costi.

Per questo i lavoratori contestano la strategia aziendale che prevede lo smantellamento graduale di NSN e JABIL , la perdita di risorse e competenze, la “distruzione” graduale di un patrimonio industriale così importante per il paese.

28/09/2011

LA JABIL HA UFFICIALMENTE DICHIARATO LA CESSAZIONE DI TUTTE LE ATTIVITA' LAVORATIVE NEL SITO NOKIA/SIEMENS DI CASSINA DE PECCHI PER IL GIORNO 12 DICEMBRE 2011......

CHIESTA LA MOBILITA' PER TUTTI I 325 DIPENDENTI........
Noi non demordiamo e staremo qui fino alla fine!!! Grazie per ciò che potrete fare per noi!

mercoledì 23 novembre 2011

I negozi di Pioltello contro il Comune

Commercianti: "Stop alle zone a traffico limitato"

I negozi di Pioltello contro il Comune


La chiusura di Limito, Seggiano e Pioltello Vecchia ha portato più danni che vantaggi alle attività commerciali della zona, che chiedono un passo indietro dell'amministrazione

Negozi (foto Attalmi)
Negozi (foto Attalmi)
Pioltello, 23 novembre 2011 - «Siamo in una gabbia, la chiusura dei centri storici ci ha intrappolato nelle strade deserte, dove i clienti non passano più». È il grido di allarme che arriva dai commercianti di Limito, Seggiano e Pioltello Vecchia, le tre frazioni dove da un anno e mezzo sono state introdotte le isole pedonali, malviste dai negozianti locali. I commercianti chiedono la riapertura delle zone a traffico limitato, studiando progetti a costo zero per dare uno scossone alla crisi e salvare dalla chiusura i negozi di vicinato.

«Non lavoriamo più - afferma Giuseppe Bellantoni, presidente Ascom di Limito - da quando i centro storici sono stati chiusi al traffico, nei vecchi quartieri non c’è più il passaggio dei clienti, il commercio locale sta morendo. Il paese invecchia, gli anziani hanno bisogno dei negozi per fare gli acquisti di tutti i giorni e per avere dei centri abitati più vivi, dove la gente possa uscire di casa senza paura».

Nei giorni scorsi, il Comune ha incontrato i commercianti delle zone più bersagliate dalle nuove ordinanze sul traffico, ma in tutti i quartieri il coro della protesta è unanime.«Siamo disposti a collaborare per trovare delle soluzioni a basso costo -continua Bellantoni - non servono i soldi, ma idee che possano salvarci da questa pesantissima crisi. Si potrebbero creare dei negozi di nicchia, sviluppare un piano commerciale vincente, delle strategie che aiutino i negozianti a tenere aperte le saracinesche».

Le strade più tartassate sono via Dante di Limito, dove su una quarantina di negozi le saracinesche abbassate sono almeno dieci, la centralissima via Roma di Pioltello Vecchia e via Brasile a Seggiano. «Non ci rassegniamo - incalza il portavoce dei commercianti di Limito- continueremo a tornare alla carica per salvare i negozi della chiusura. Solo a Limito, entro fine anno falliranno altri due colleghi, al situazione è insostenibile». Nel mirino della protesta anche la svalutazione immobiliare dei quartieri. «Gli spazi commerciali chiusi rimangono vuoti e invenduti - ricorda Bellantoni- e questa situazione sta facendo abbassare il valore di tutti i negozi. A Limito la situazione è tragica».
di Patrizia Tossi 
IL GIORNO MARTESANA

venerdì 18 novembre 2011

T-RED Il film Incredibile ma vero.. il Comune di Segrate

Semafori truccati/ Il Comune di Segrate chiede 500 euro ai multati

FAME DI SOLDI..... ANTICIPANDO UN PO' L'USCITA NE AVAVAMO GIA PARLATO t-red-e-adesso-che-cosa-faccio-bella domanda ORA UN PO DI RECENSIONI

Venerdì, 18 novembre 2011 - 17:50:24
Incredibile ma vero. Nonostante sia appena iniziato il processo penale contro i famigerati semafori di Segrate, i cosiddetti "vampiri rossi", il Comune di Segrate ha pensato bene di riscuotere, con gli interessi, le multe all'epoca non incassate.
I consumatori multati nel 2006 stanno così ricevendo delle ingiunzioni di pagamento con cifre astronomiche da pagare entro e non oltre 30 giorni. Le multe, che ai tempi erano da 138 euro, ora, tra sanzioni, maggiorazioni e spese accessorie superano i 500 euro. Una ingiunzione fatta ai sensi e per gli effetti del Regio decreto del 1910 (R.D. n. 639 del 14/04/1910) e non, come solitamente accade, tramite Equitalia.
"Non c'è più limite al comune senso del pudore" ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. "Se hanno bisogno di soldi li invitiamo ad aumentare l'addizionale Irpef, che a Segrate, per i redditi più alti, è ferma allo 0,4%, a fronte di un massimo possibile dello 0,8%. Ma chiedere i soldi per delle multe che, al di là dell'esito penale, restano assurde ed ingiuste, è scandaloso ed incredibile" ha proseguito Donzelli.
Il Codacons ricorda che si è costituito parte civile nel processo penale in corso a Milano, chiedendo 100.000 euro di danni (il 29 novembre p.v. vi è l'udienza dinanzi al Gup).  I singoli consumatori possono ancora costituirsi parte civile fino alla prima udienza del rinvio a giudizio, nel tentativo di riavere i soldi ingiustamente sborsati.

mercoledì 9 novembre 2011

ITAGLIA -UN INCONTRO DA NON PERDERE

SEGRATE – Nuovo soggetto politico. Il partito di Nichi Vendola arriva a Segrate

SEGRATE – Nuovo soggetto politico. Il partito di Nichi Vendola arriva a Segrate

Il partito di Nichi Vendola sbarca a Segrate. Venerdì 11 novembre alle ore 21.00 alla Cascina Commenda i sostenitori Vendoliani si sono dati appuntamento per veder nascere la sezione locale di Sinistra Ecologia e Libertà che sarà tenuta a battesimo dal consigliere regionale di SEL Chiara Cremonesi, e da Maurizio Margutti, consigliere comunale di Melegnano.

In via Amendola 3 a Rovagnasco- Segrate, venerdì si potrà assistere all’iniziativa ” I-Taglia”, organizzato dalla nuova realtà della sinistra segratese, dove si discuterà dei tagli alla finanziaria, della situazione dell’economia politica europea e delle prospettive per uno sviluppo qualitativo che non sia solo in favoro della crescita economica. 

martedì 8 novembre 2011

T-RED, E ADESSO CHE COSA FACCIO?......BELLA DOMANDA!!!

AIUTATECI A DARE UNA RISPOSTA

TRUFFATI, VESSATI E PER DI PIU' BASTONATI
NOI POVERI CITTADINI ANCORA VITTIME DEI VAMPIRI

IN ATTESA DELLA ( SANTA ) ( PRESCRIZIONE) CHE POTREBBE "SALVARE" TUTTI I SOGGETTI POLITICI, ISTITUZIONALI ED IMPRENDITORIALI INDAGATI, CHI RIMANE COL CERINO IN MANO SONO I CITTADINI.  ( IN FONDO LA DOMANDA )

LE ASTUZIE PROCEDURALI MESSE IN ATTO, NON SEMBRANO VOLTE A FAR CHIAREZZA E GIUSTIZIA, MA PIUTTOSTO, A " NASCONDERE" PER SEMPRE IL MAL TOLTO, FRA LE PIEGHE DEL TEMPO.
QUESTO INTERESSE VA OLTRE I PRESUNTI CORROTTI E CORRUTTORI, OLTRE ALLA PRESUNTA RESPONSABILITA', DI CHI HA FORSE FALSIFICATO MACCHINE O (  APPALTI  )-

VA OLTRE A CHI HA LA RESPONSABILITA' DI AVER MESSO FAMIGLIE SUL LASTRICO,  CAUSA DI LICENZIAMENTI, DI DECURTAZIONI DI PUNTI E RITIRO DI PATENTI.

LA PRESCRIZIONE STA NELLA CRISI ECONOMICA IN CUI VERSANO I COMUNI CHE HANNO FATTO (CASSA  ) COI VAMPIRI, E SONO CENTINAIA.

STA NEI MILIONI E MILIONI DI EURO, CHE LE CASSE DEI COMUNI DOVREBBERO RESTITUIRE AI "TRUFFATI" CITTADINI, SE SI ARRIVASSE A UN  SENTENZA DI CONDANNA CHE SANCISSE L'IPOTETICA MALAFEDE.

MA NON APPROFONDIAMO QUESTI DISCORSI, DIVERREBBE INTERMINABILE E DA "TRUFFATI" CI FAREBBERO ANCOR PIU' INCAZZARE.

ALLO STESSO MODO CI FA ARRABBIARE  QUANTO CI RACCONTA UN AMICO, ENCHE ESSO VITTIMA DEL VAMPIRO E DELLA STUPIDITA' E OTTUSITA' DELLA MACCHINA BUROCRATICA, PIU' TESA A FINIRE DI SPOLPARE L'INCOLPEVOLE AGNELLO GIA' SACRIFICATO CHE A FAR GIUSTIZIA.....COME NOI TUTTI CI ASPETTIAMO
 
 Intanto a me, per una multa originariamente di 152 euro, presa sulla Cassanese il 22 dicembre 2006, è arrivata l'ingiunzione della San Marco SPA di Segrate di pagare 520 euro altrimenti passano all'esazione forzata. 
 Tra l'altro non ero io alla guida, ma un amico a cui avevo prestato l'auto.

Il 14 marzo 2007, sono andato con l'amico in questione al Comune di Segrate e abbiamo compilato il modulo apposito per dichiarare che non ero io alla guida ma, a quanto pare, questo non ha fermato la macchina burocratica. 

Ora che faccio contro questa doppia beffa: pago e sto zitto, faccio ricorso al giudice di pace spendendo più della multa rischiando comunque un responso sfavorevole o invito il Gabibbo a Segrate?
 ATTENDIAMO SUGGERIMENTI

mercoledì 2 novembre 2011

CONCORSO, SEGNATO UN ALTRO PUNTO

ANCORA UN RISULTATO IN FAVORE DELLA NOSTRA CITTA'

PRIMA
Grazie alle vostre segnalazioni siamo riusciti a portare  casa un altro piccolo risultato.
Dopo Le pericolosissime bombole e le buche davanti all'oratorio di Seggiano, anche il BIRILLO è stato rimosso e riempito con una piccola palata di asfalto.

Ci spiace che le vostre e nostre segnalazioni, siano recepite da chi di dovere, più come un fastidio che come un aiuto e uno strumento utile  per migliorare la città e prevenire disagi e spiacevoli conseguenze.

La nostra foto del birillo sul passaggio pedonale, viene dopo molte segnalazioni sulla pericolosità di quel buco, con "san pietrini" che rischiavano di schizzare e pedoni che rischiavano di inciampare.

PRIMA
Sarebbe stato bello che invece di adirarsi per le nostre segnalazioni si fosse intervenuto subito, si sarebbe potuto cosi' evitare che una donna, proprio durante la festa del rione vi incianpasse, e si facesse male.




DOPO