giovedì 16 giugno 2011

A PIOLTELLO UNA GIUNTA AL MASCHILE ...O MASCILISTA?


DONNE TROPPO IMPEGNATE......BUONE SOLO
PER LA CASA E LA CALZA


                                                        Comunicato stampa
                                           15 giugno ’11

UN CONSIGLIO COMUNALE MASCHILE E MASCHILISTA

Avevamo accolto Con estrema soddisfazione, l’aumento delle donne elette al Consiglio Comunale passate quest’anno da cinque a sette.
Avevamo anche riposto la nostra fiducia e soddisfazione, leggendo le dichiarazioni del neo eletto sindaco Concas, che affermava di voler seguire le orme del Sindaco di Milano Pisapia nel definire e varare la giunta.
Nonostante il positivo aumento, della presenza femminile fra i banchi del Consiglio, il Sindaco di Pioltello nel definire la giunta e distribuire le deleghe, ha voluto dare un segnale negativo di arretratezza, maschile e maschilista della sua nuova giunta.
Gli Assessori donne nella passata legislatura erano due, ore sono state ridotte a una sola, contravvenendo forse a tutte le leggi e normative sulle pari opportunità e rappresentanza sancite dal testo unico degli enti locali.
Le pari opportunità ascoltate le dichiarazioni, probabilmente non saranno rispettate neanche, per quanto riguarda i ruoli di Presidenza e Vicepresidenza del Consiglio e se questa rimane la scelta del Sindaco, è facile dedurre, che sarà perseguita anche nell’assegnazione degli incarichi di Presidenza nelle società  partecipate.
È illuminante, infatti, la dichiarazione (scusa) accampata dal Sindaco all’atto della presentazione della giunta.
 “Non è facile trovare donne che abbiano voglia di dedicarsi alla vita amministrativa della città”.

Siamo sicuri che fra le elette e fra gli esponenti dei partiti che compongono la maggioranza, volendo si possono trovare donne che hanno le capacità, i requisiti e la competenza, per coprire incarichi all’interno della giunta.
 Questo loro non utilizzo e forse frutto di un pensiero maschilista e retrogrado (se non di pura spartizione del potere) che pensa che le donne debbano stare in casa e che non abbiano le competenze necessarie e quella predisposizione alla gestione della cosa pubblica.

Noi pensiamo che oltre alle leggi e alle normative, che vanno comunque rispettate, la presenza di donne capaci possa essere un’enorme ricchezza per la città e per una buona amministrazione.
Chiediamo quindi al Sindaco e a tutti i partiti che compongono la maggioranza, di ripensare e rivedere le loro scelte e di mettere in atto quelle dichiarazioni che almeno a parole, e forse solo in quelle, osannavano la partecipazione, la condivisione e le pari opportunità per tutti, donne incluse.

Di Monte Lucia

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