E SE I GIUDICI DI MONZA TRASFORMANO LA MARTESANA NELLA WUATERLOO DEL PD
Leggiamo con stupore quanto dichiarato ieri dall'Assessore Boeri, in merito al caso Penati e alle implicazioni sulla svendita del territorio, di errori macroscopici nelle scelte che lo stesso Penati ha sostenuto e sponsorizzato in interventi edificatori. ( c'è una cultura che ha zavorrato la politica milanese e compromesso con scelte immobiliariste ingiustificate il territorio della nostra città)
Come allora non ricordare, le lettere arrivate in federazione provinciale da semplici cittadini ed iscritti, per contestare scelte ed interventi, dal Potente sponsorizzate e a "bastonate" imposte.
Come non ricorare le spaccature ed il travaglio avuto dal PD di Peschiera Borromeo per scelte edificatorie ed interventi commerciali, che tanti dubbi e tante lacerazioni hanno lasciato nel PD peschierese e nel territorio.
Come dimenticare la spaccatura del Pd segratese, che arrivo ad espellere iscritti e membri del dierettivo, che fece inciuci e compromessi, che sostenne apertamente una giunta a guida PDL, che accettò supinamente la negazione di libertà democratiche, che spacco in due la città e il proprio consenso elettorale, pur di accontentare il potente.
Che approvo e sostenne il passaggio di un diritto edificatorio di 33,000 metri di terziario portandolo a 800,000 metri fra Commerciale, ricettivo ed abitativo.
Ora si scatena l'eclissarsi dei vari resposabili provinciali, regionali e dirigenti a tutti i livelli, erppure quelle richieste di intervento, quelle lettere di protesta, quelle denuncie di iscritti, simpatizzanti ed attivisti, erano a loro indirizzate e non hanno avuto mai risposte.
Bene, ora che il coperchio è stato scoperchiato è i potenti per fortuna potenti non son più, rispondete a quelle lettere, dissipate quei nostri dubbi su interventi iummobiliaristi ingiustificati, fate pulizia delle braccia e degli uomini del potente sul nostro territorio, riintegrate e date spazio a chi ha tenuto alto l'onore.
Fatelo prima che ai giudici di Monza venga in mente di allargare le verifiche su altri interventi edificatori e speriamo dissipare i nostri dubbi, su altri recuperi di aree dismesse, anche perchè i nomi e gli attori erano gli stessi e il protagonista potente pure
fatelo prima che la Martesana diventi la waterloo del PD
Procopio Gregorio Andrea
DA LIBERO
Si è scatenata la "caccia al Penatiano". A inaugurare la stagione è stato l'Idv milanese, che ha messo nel mirino Pierfrancesco Maran, 30enne assessore ai Trasporti del Comune di Milano, che - per amor del vero - ha sempre contestato (a volte anche aspramente) la dizione di "uomo di Penati". Maran, infatti, è stato sostenuto con forza dal circolo 02PD, ottenendo tra gli altri anche l'appoggio di Filippo Penati. Ma il rapporto, ovviamente, non si può ridurre o banalizzare a una semplice dipendenza.
Il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli ha invece messo nel mirino Arianna Cavicchioli e Sara Valmaggi. Della prima, penatiana doc, si dice che è la rappresentante di Penati nella segreteria provinciale. Fa parte del coordinamento esecutivo, e ha tenuto la posizione malgrado la frattura profondissima tra il segretario Roberto Cornelli e Filippo Penati. Sara Valmaggi è stata invece assessore a Sesto San Giovanni proprio durante l'amministrazione Penati. Nel coordinamento provinciale c'è Augusto Schieppati. Anche lui penatiano doc, è il responsabile dei circoli della provincia. Un ruolo strategico, visto che proprio lontano da Miano Penati ha sempre riscosso grande successo (a Pioltello con Concas, a Cinisello con la Gasperini, a Paullo con Mazzola), un successo pari se non superiore a quello di Franco Mirabelli.
Per dirla tutta, però, a Schieppati sono stati chiesti due passi indietro (dal consiglio regionale e dalla segreteria), proprio da Penati, senza che sia mai passato all'incasso per pareggiare i conti. A Roma, tra i penatiani c'è poi Luigi Vimercati. Monzese, classe 1953, con l'uomo di Sesto ha sempre avuto un ottimo rapporto di collaborazione. Nella pattuglia c'è anche Cesare Cerea, dirigente Pd, ex dirigente della Cgil e dalla Provincia di Milano. Spesso si è esposto in prima persona per chiarire le posizioni politiche di Penati. E ancora, Roberto Rampi, segretario organizzativo regionale e vicesindaco di Vimercato. Last but not the least, Matteo Mauri. Quarantenne, è capogruppo in consiglio provinciale a Milano. Fedelissimo di Penati, è stato anche suo assessore durante la permanenza a Palazzo Isimbardi. A Roma è il responsabile nazionale Trasporti e Infrastrutture.
DI Fabio Massa
http://affaritaliani.libero.it/milano/tutti_uomini_di_penati_mappa_di_affari_290811.html