Di Mario De Gaspari
ALCUNI PASSAGGI RELATIVI ALLA BONIFICA SISAS
Il 21 dicembre 2007 la Regione Lombardia e il Ministero dell’Ambiente decidono di affidare alla società a Giuseppe Grossi la bonifica dell’area ex Sisas parte dell’ex Polo Chimico, denominata fallimento SISAS, situata nel territorio dei Comuni di Pioltello e Rodano. A questa decisione si è arrivati mediante la conclusione di un accordo di Programma che ha visto coinvolti, oltre a Regione e Ministero, anche i comuni di Pioltello e Rodano, la Provincia di Milano, il Gruppo Zunino e Walde Ambiente.
L’intervento di bonifica veniva valutato intorno ai 120 milioni di euro. La TR Estate 2 si impegnava a effettuare le opere di bonifica e gli enti locali si impegnavano a concedere volumetrie edificabili per compensare i costi della bonifica.
Nel 2008 l’Air Liquide, azienda sita nello stesso polo chimico, ma tuttora attiva e quindi interessata al mantenimento della vocazione industriale dell’area, ricorre al TAR lombardo per impugnare l’accordo di programma affermando che invece i costi di bonifica, in base al loro perito incaricato, si aggirano intorno ai 40/50 milioni di euro. Quindi le volumetrie edificabili da concedere sarebbero circa un terzo.
Il 19 luglio 2010 sul sito del Ministero dell’Ambiente viene pubblicato il Bando per l’assegnazione della prosecuzione dei lavori di bonifica nell’area ex Sisas di Pioltello - Rodano, conseguente all’intenzione dichiarata da parte di Grossi, arrestato e sotto inchiesta, di lasciare il compito.
Il lavoro viene assegnato per circa 37 milioni alla società Daneco del gruppo Unendo su una base d’asta di 45 milioni di euro. A tre anni di distanza, il Governo, per il tramite del commissario, ha dunque validato, e addirittura ridotto, la valutazione dell’AIR Liquide fatta due anni prima.
Chi e che cosa hanno reso possibile questa sopravalutazione dei costi di bonifica?
La Regione Lombardia, il Ministero dell’Ambiente, la Provincia di Milano e i comuni di Pioltello e Rodano prima di accettare la valutazione fatta dal soggetto bonificatore, in pieno conflitto di interessi, hanno effettuato i necessari controlli? La questione è fondamentale perché sulla base di quella valutazione il comune di Pioltello e il comune di Rodano si impegnavano a restituire, in termini di urbanizzazione e volumetrie, il valore stesso della bonifica. Su che base dunque le amministrazioni pubbliche hanno preso per buona questa valutazione dal momento che investiva in maniera determinante interessi pubblici di notevole rilievo, quali l’utilizzo e lo sfruttamento del territorio e la rendita a questi connessa?
Questi solo alcuni passaggi: ci sarebbe poi da dire del tentativo pazzesco di deindustrializzare tutta l’area per costruirci un intero quartiere residenziale, come contropartita per la bonifica valutata appunto 120 milioni di euro; oppure delle compensazioni chieste e accetate dai due comuni in cambio della sottoscrizione dell’accordo, vere e proprie tangenti mascherate, per promuovere l’immagine dei sindaci; oppure della mia interpellanza del 19 novembre 2007 in consiglio provinciale al presidente Penati e all’assessore Brembilla di cui aspetto ancora la risposta,….
1 commenti:
Come al solito chi scrive e riporta notizie lo fa in modo parziale e non obiettivo con il chiaro intento di influenzare l'opinione di chi legge. L'importo di 120 mln di euro stimato dal primo progetto di bonifica approvato ed iniziato riguardava la bonifica totale di tutta l’area ovvero la rimozione delle 3 discariche abusive interne (nerofumo e rifiuti misti), la bonifica e la demolizione di tutti gli impianti chimici dismessi, la bonifica di eternit, amianto e lane minerali e, in ultimo, la caratterizzazione e bonifica dei terreni. Quest’ultima parte della bonifica rappresenta a mio avviso quella più onerosa e ricca di incognite. Facendo due conti della serva 37 mln sono quelli di Daneco, TR Estate pare che abbia speso 30-40 mln di euro, oggi la Cantieri Moderni sta proseguendo gli scavi e gli smaltimenti facendo uscire decine di camion ogni giorno (alla faccia della bonifica completata dal Ministero dell’Ambiente!), in più ci sarebbero tutte le bonifiche dei terreni (l’area è pari a 300.000 mq e risulta diffusamente contaminata da mercurio, per non parlare dei vari sversamenti che sicuramente avranno contaminato il sottosuolo nell’arco dei decenni di funzionamento della Sisas…….altri 30 mln basterebbero????). Certo che sono proprio tutti dei pirla, con 40-50 mln di euro Air Liquide avrebbe fatto tutto questo!
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