domenica 27 novembre 2011

GRIDO DI " DOLORE" DELLE ASSOCIAZIONI DI PIOLTELLO

TUTTA COLPA DEL PATTO DI STABILITA' 
O  VOLONTA' DEI RAGIONIERI DELLA POLITICA?

IL COMUNE cambia politica e ora chiede e fa pagare  il "conto" salato a chi dovrebbe invece sostenere.  
Perché non utilizzare la vecchia scuola di Limito, per fare una vera casa delle associazioni e del volontariato ottimizzando cosi spazi,costi e servizi
NOI  avevamo proposto questo e ancora lo proponiamo

Il Comune invece la rimette in vendita per l'ennesima volta
E CON LE SUE SCELTE AFFOSSA una ricchezza sociale, culturale e politica che a sempre caratterizzato in positivo la nostra citta'




domenica 27 novembre 2011


Lettera aperta di OLTRELEPAGINE

Cari soci e amici
la situazione di crisi economica che si è determinata,  ma soprattutto le “ricette” adottate dall’ex governo Berlusconi  per uscirne, hanno gravemente peggiorato le condizioni di vita di milioni di persone nel  nostro paese. L’iniqua distribuzione dei cosiddetti sacrifici, crea sempre maggior distanza tra chi ha e chi invece fa fatica ad arrivare a fine mese. La banca d’Italia sostiene che la distribuzione della ricchezza in Italia è molto squilibrata: il 10 per cento delle famiglie possiede il 45 per cento della ricchezza, mentre c’è un 50 per cento delle famiglie che in totale arriva a mettere insieme solo il 10 per cento della ricchezza totale.                   
La distruzione del Welfare ha fatto il resto, creando sacche di vera povertà,  mettendo in difficoltà soprattutto i giovani, la cui disoccupazione è arrivata a cifre da record e quelle famiglie
monoreddito che si sono viste erodere il potere d’acquisto dei loro stipendi e salari.
Anche nel campo culturale le azioni del governo sono state tutte nella logica dei tagli, vedi quello al fondo unico dello spettacolo, ma anche a teatri, giornali, musei, siti archeologici, iniziative culturali ecc.
In questa micidiale frenesia, il governo centrale ha operato pesanti tagli anche ai trasferimenti di fondi  ai Comuni rendendo i loro già gravosi compiti ancora più difficili. Siamo ora in una nuova fase; vedremo come si muoverà questo governo su questi temi.
In questo panorama i Comuni, quindi anche il nostro, hanno dovuto operare tagli in vari settori.
Oltrelepagine, come sapete, è un’associazione culturale che non ha scopo di lucro e che ormai da 14 anni opera sul territorio del comune di Pioltello. Anch'essa, come le altre, è stata vittima dei tagli.
Le  associazioni, in un paese come Pioltello, sono una grande risorsa. Contribuiscono fattivamente a far partecipare la popolazione alla vita comunitaria della città e con il loro lavoro volontario spesso sopperiscono a carenze d’intervento delle stesse istituzioni. A prescindere dal campo d’ intervento che come si sa è il più svariato – sono presenti associazioni religiose, sportive, giovanili, culturali, di servizio: da quelle rivolte all'assistenza sanitaria a quelle di aiuto agli immigrati, ecc- esse riescono a stimolare la popolazione, facendo di Pioltello una città viva.
Uno dei problemi  più grossi, ma anche il più antico, per le associazioni è certamente quello delle sedi  e dei luoghi dove svolgere le proprie iniziative.
Fino ad ora, le amministrazioni comunali succedutesi,  hanno sempre aiutato il mondo dell’associazionismo mettendo a loro disposizione luoghi di proprietà comunale.  Ultimamente invece ci siamo trovati, noi e le altre associazioni, di fronte a richieste economiche elevate per utilizzare spazi comunali. L’ipotesi della casa delle associazioni, richiedeva un contributo economico così elevato che delle quasi 90 associazioni presenti sul nostro territorio solo 7/8 di esse avevano risposto positivamente, tanto che l’amministrazione ha dovuto modificare  la proposta avendone verificato l’impraticabilità.
Inoltre anche l’uso temporaneo di sale comunali, idonee alle diverse manifestazioni è diventato proibitivo.  In occasione della nostra ultima iniziativa Librarsi 2011, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone anche non residenti, l'ente locale ha preteso per i due giorni di affitto/uso della sala una cifra talmente consistente  da  indurci a dubitare seriamente sull'opportunità stessa di svolgere l'iniziativa.
Diventa, quindi sempre più difficile per le piccole associazioni come la nostra, che si sostiene con il solo contributo dei soci, continuare a vivere, a essere presente e a fare iniziative sul territorio.
Di fronte alla situazione descritta, uno dei rischi più grossi, che un’amministrazione comunale può correre, seppure di centro-sinistra , è quello  di affrontare  le difficoltà badando solo a far quadrare i conti, e  rinunciando di fatto ad esercitare la politica che è essenzialmente attività di decisione. In altre parole, pensiamo che di fronte ad un attacco politico si debba rispondere politicamente e non in modo freddamente ragionieristico.
Per fare questo spesso è necessario trovare soluzioni originali e alternative a quelle che sembrano le più facili, quelle dettate da leggi e leggine. Certamente è indispensabile coinvolgere attivamente la popolazione nelle scelte passando attraverso una fase di riflessione e quindi di soluzione condivisa e partecipata.
Questa lettera vuole essere questo. Un tentativo di apertura di dibattito sui temi principalmente dell’associazionismo  e sui temi della crisi economica che attraversa in profondità tutta la società. Un primo tentativo di ragionare insieme sulle difficoltà e su come affrontarle. Su quali prospettive e su quali proposte mettere in campo per continuare a far vivere il mondo dell’associazionismo, così importante nella realtà del territorio.

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