martedì 13 dicembre 2011

PIOLTELLO, IL NERO FUMO DELLA SISAS? INDAGA LA COMMISSIONE EUROPEA










SISAS ALTRO CHE BONIFICA
UN AFFARE PER POCHI E INQUINAMENTO PER TUTTI











RIFIUTI ILLEGALI MADE IN ITALY /  Andalusia, Spagna: attivisti Greenpeace in azione



Attivisti Greenpeace in azione.
 
 

  Con questa azione pacifica Greenpeace vuole denunciare la spedizione 
sospetta di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici dall'Italia alla discarica 
spagnola di Nerva, rifiuti provenienti dalle operazioni di bonifica della
ex Sisas di Pioltello-Rodano. Per questi lavori di bonifica in Italia è già in
corso un'inchiesta per una presunta tangente pagata al Commissario delegato
Luigi Pelaggi dall'amministratore delegato della Daneco Impianti, azienda 
incaricata dei lavori di bonifica all'epoca dei fatti. Allo stato attuale parrebbero 
esserci indizi convergenti sul fatto che la spedizione dei rifiuti in Spagna sia
avvenuta in violazione delle norme europee.

"La bonifica della ex Sisas è un esempio lampante dell'inadeguatezza
della gestione emergenziale dei rifiuti. Dopo mesi di continue richieste 
alle diverse autorità coinvolte, rimangono ancora troppi gli interrogativi 
aperti. Chiediamo alle autorità competenti di far finalmente luce sulla
vicenda e a chi ha sbagliato di assumersi le proprie responsabilità e
porvi rimedio. Per quanto è possibile ricostruire dalle informazioni 
rese note fin'ora, temiamo che non si sia fatto altro che spostare
il problema - e l'inquinamento - dall'Italia alla Spagna". dichiara 
Federica Ferrario, responsabile della Campagna per Greenpeace
Italia.
Nel corso di quest'anno sono stati spediti a Nerva quasi 25 mila tonnellate 
di rifiuti pericolosi provenienti dai lavori di bonifica della ex Sisas. Tali rifiuti
avrebbero dovuto ricevere il trattamento chimico-fisico di inertizzazione
previsto dalla normativa europea. Tuttavia, lo scorso marzo, Greenpeace ha 
documentato come almeno uno dei container spediti ha scaricato i rifiuti 
senza alcun trattamento chimico-fisico di stabilizzazione.

Sia il governo italiano, che quello dell'Andalusia, che la Commissione 
europea sono a conoscenza del caso. Tuttavia, al di là dei rigorosi controlli 
sui tempi di svuotamento delle discariche esistenti presso la ex Sisas, non vi
è stato alcun tentativo di chiarire o escludere violazioni della legislazione 
europea sul trattamento dei rifiuti provenienti da lì.

"Questo caso resta ancora irrisolto, perché nessuna delle autorità coinvolte 
ha voluto verificare seriamente la sequenza di errori e irregolarità legati a 
questo impianto si è invece preferito chiudere gli occhi" dichiara Sara del Rio,
responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Spagna.

La discarica di Nerva, gestita dalla Befesa (gruppo Abengoa), è nota per la 
sua cattiva gestione: nel corso del 2011 si sono verificati diversi incidenti
nel sito, e la scorsa estate l'impianto è stato sottoposto a chiusura temporanea
come misura precauzionale. È anche oggetto di indagini da parte dell'Ente 
spagnolo per la tutela dell'ambiente (Seprona).
Greenpeace chiede al governo italiano, a quello andaluso e alla 
Commissione europea di far luce su questa vergognosa vicenda.


0 commenti:

Posta un commento