Il Comitato “Salvaguardiamo i Servizi Educativi Pubblici” nasce nel febbraio 2012 per garantire la continuità a gestione pubblica dei servizi educativi per l'infanzia e l'adolescenza del comune di Pioltello.
Chi siamo
Siamo genitori, nonni, tate, lavoratori comunali, lavoratori dell'Azienda speciale Futura, associazioni e cittadini di Pioltello.
Perché siamo nati:
L’Amministrazione Comunale sta mettendo in dubbio la gestione pubblica dei suoi servizi educativi all’infanzia e all’adolescenza (Nidi, Centri per Famiglia, Educativa Territoriale e Sportello Genitori) mettendo in primo piano scelte economiche piuttosto che la tutela dei suoi servizi.
Non siamo d’accordo su questa scelta e crediamo che sia fondamentale mantenere i servizi a gestione pubblica per i seguenti motivi:
- L’art. 31 della Costituzione Italiana prevede che la Repubblica “protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.
- l’Amministrazione Comunale, esternalizzando i suoi servizi, non riuscirebbe più a garantire una così alta qualità dell’offerta educativa. Questo significa non investire più sulla prevenzione, creando alla lunga maggiori costi per la Pubblica Amministrazione (quindi per i cittadini di Pioltello) che sarebbe costretta a far fronte alle situazioni di disagio e fragilità non più sostenute dai servizi stessi.
- I lavoratori sarebbero costretti a cercare forme di lavoro più stabili altrove e la qualità dei servizi verrebbe penalizzata o compromessa.
Cosa chiediamo
1. Garanzia della continuità a gestione pubblica dei servizi ad oggi erogati dall’Azienda Speciale “Futura” con l’applicazione per i suoi lavoratori di un contratto di lavoro rispondente alle reali prestazioni offerte (CCNL degli Enti Locali).
2. Riapertura della sala piccoli del Nido Monteverdi con la conseguente assunzione di personale idoneo e qualificato.
3. Contratto di lavoro a tempo indeterminato per 4 lavoratrici (oggi a tempo determinato) che al momento occupano un posto di ruolo nel Nido di Seggiano.
4. Ritiro/annullamento della delibera di giunta n. 129 del 3 novembre 2011 in particolare per i punti riguardanti:
- l'applicazione della retta massima se presente nel nucleo familiare (genitore o familiare convivente) anche un solo lavoratore autonomo, un professionista, un titolare di P. IVA ovvero un
socio o amministratore di società di persone o capitali);
- la riserva di posti in favore degli utenti in condizioni di svantaggio pari al massimo al 5% dei posti effettivamente occupati in ogni nido.
5. Riapertura dello Sportello Genitori ai cittadini.
6. Convocazione di un consiglio comunale aperto sul futuro dei servizi educativi suddetti.
In cosa crediamo
- crediamo che le scelte della Pubblica Amministrazione debbano essere prese insieme ai cittadini, alle associazioni, alle forze sociali e sindacali del territorio;
- crediamo che il servizio Nido in Italia debba essere integrato tra i servizi all'istruzione e non debba rimanere un servizio a domanda individuale;
- crediamo che i bambini e le famiglie non debbano subire fenomeni di esclusione sociale e di discriminazione, che la crisi mondiale non debba portare nessun governo a distinzione di sesso, di diversa abilità, di nazionalità, etnia, religione e condizione economica, ma perseguire tutte le iniziative per riconoscere il valore, l'unicità e la dignità di ogni minore;
- crediamo che i servizi educativi siano un luogo di crescita e una forma di prevenzione sul territorio;
- crediamo nella forza delle persone e nel loro ruolo per la costruzione del futuro di tutti.
Cosa promuoviamo
- Una raccolta firme per chiedere la continuità, a gestione pubblica, dei servizi educativi ad oggi erogati dall’Azienda Speciale “Futura”.
- L’organizzazione di un evento rivolto alle famiglie e ai bambini “Primi passi...e non gli ultimi” per sensibilizzare, con forme ludiche e aggregative, i genitori insieme ai bambini e ai cittadini che condividono le nostre ragioni.
- La realizzazione di un convegno sugli asili nido come servizio all’istruzione e non come servizio a domanda individuale per favorire la conciliazione lavoro- famiglia e per essere servizio di crescita sociale e pedagogica dell’intera comunità, favorendo un’analisi in rapporto alla situazione italiana dei comuni con bilanci a rischio.
- La segnalazione presso il Garante nazionale per l’infanzia della delibera di giunta n. 129 del 3 novembre 2011 in particolare per quanto riguarda la riserva di posti in favore degli utenti in condizioni di svantaggio.
Il Comitato
Salvaguardiamo i Servizi Educativi pubblici